Torino-Kiel

Gioie e dolori di un italiano in Germania

18.7.06

Robbie Williams

E si, acnhe io mi sono fatto prendere dalla Robbiemania.
Tutto iniziò lo scorso dicembre quando regalai a Nadja nel giorno del suo compleanno un biglietto per il concerto di Robbie Williams a Dresda. Un altro biglietto me lo sono ovviamente regalato da solo per poter trascorrere con lei un paio di giorni nella bella città tedesca sulle rive dell'Elba.
Data del concerto: 11 luglio 2006.
Il 10 luglio alle 5 del mattino con tanto di borsa frigo, ci lasciamo Kiel alle spalle e con la mitica Panda percorriamo i 700 Km che dividono le due città.
Arriviamo verso mezzogiorno a Dresda e per poter trovare l'albergo chiediamo informazioni ad alcuni passanti, i quali con un dialetto a dir poco eccentrico, si dimostrano persone molto amichevoli e disponibili nell'aiutarci a trovare l'indirizzo cercato.
Trovo con fortuna un parcheggio davanti all'albergo, una pensione a tre stelle non lontana dal centro storico della città. Ci presentiamo alle 12:30 alla reception e con nostro disappunto ci viene detto che si può avere la camera non prima delle 14:00. Peccato, avrei subito voluto fare una doccetta e toglermi così di dosso la stanchezza accumualta durante il viaggio.
Ok nessun problema, riprendiamo la macchina e con una temperatura esterna di circa 34° ci dirigiamo verso uno dei centri storici più belli di tutta la Germania.
Troviamo rinfresco in un bellissimo caffè nei pressi del Teatro dell'Opera.
La giornata è spettacolarmente bella, c'è moltissima gente e non vediamo l'ora di recarci ad assistere al concerto.
Alle 15:00 lasciamo il centro e facciamo ritorno in albergo, entriamo in camera, facciamo la doccia e ci dirigiamo a piedi verso la location dove ROBBIE alle 21:00 avrebbe dato il via alla sua performance.
C'è molta gente, non conosciamo la città e il luogo dello spettacolo, quindi ci buttiamo nel fiume di persone che con tanto di zaini in spalla ci trascina verso l'ingresso.
Sono le 16:30 ed entriamo superando le barriere di sicurezza, in un campo che per l'occasione è stato dotato di tribune, centinaia di WC a cabina, venditori di pizze, döner, pasta e ovviamente birra. I prezzi sono molto alti, per un bicchiere d'acqua gasata da 0,33 cl. bisogna essere disposti a sborsare 2,50€.
Cerchiamo di accaparrarci un posto decente da dove poter guardare direttamente senza l'aiuto dei megaschermi del palco il volto di Robbie. Ci riesce per metà. Le prime file sono oramai strapiene e la distanza minima da cui poter assistere al concerto è di circa 40 metri. Peccato.
Sono le 20:55, due gruppi hanno già suonato e "scaldato" l'ambiente, il tramonto è vicino, le luci sul palco si spengono, non si sente più niente, solo la voce degli 80.000 presenti che grida il nome del cantautore più amato del momento.
Inizia un gioco di luci, mi sembra di riconoscere i toni del film "Icontri ravvicinati del terzo tipo", fuochi d'artificio si levano dalla struttra del palco verso il cielo, un conto alla rovescia sugli enormi schermi a fianco del palco ha inizio...10..9...8...7...6..5..4..3..2..1.....e Robbie Williams sulle note di Radio fa la sua spettacolare uscita attarverso il pubblico dalla "penisola" del palco. La folla è in delirio e questo deliro mi contagia!
Le canzoni si susseguono e le emozioni che suscitano anche, non è soltanto musica, è intrattenimento puro quello che il cantante britannico offre al suo pubblico.
Eccezionale!
Sono le 23:00. Il concerto è finito e dopo circa un'ora di attesa riusciamo a raggiungere l'uscita. Raggiungiamo il centro storico della città, ci sediamo ad un caffè davanti alla Frauenkirche, beviamo una birra e con il sorriso disegnato sui nostri volti ripensiamo alle emozioni che Robbie Williams ci ha regalato.
Bello pevò!

10.7.06

Chi tira più testate?

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CAMPIONI...CAMPIONI...CAMPIONI DEL MONDO!


La partita l'ho guardata a casa dei genitori di Nadja, insieme a noi anche la sorella maggiore e Tommy (il cane).
ieri sera..........arrivo con due minuti di ritardo, un giocatore della Francia ha preso una brutta botta alla testa, nel frattempo faccio il giro dei saluti, apro una birra e....rigore! Ma NO! Non mi sono ancora acclimatizzato che la Francia con il "Grande" Zidane si porta in vantaggio! Delusione totale...ma molta speranza! Il tempo a Kiel è nuvoloso, la porta del balcone è aperta, il vento rinfresca l'aria del salotto. Pochi minuti di attesa e Materazzi segna.
GOOOOOOOOOOOOOOoOOOOOOOOOOLLLLLLLLLLLLLLLLLLLL!
Credo che mi abbiano sentito anche in Danimarca! La famiglia gioisce con me....anche se a dire il vero ora mi sarebbe piaciuto essere tra tanti italiani come me!
La partita riprende e l'Italia nel secondo tempo soffre molto ed io con lei. Inizio ad odiare il commentatore della televisione tedesca che continua a ripetere che gli italiani sono stanchi e che Trezeguet dovrebbe fare il suo ingresso per metterci K.O. LO ODIO!
Si arriva ai supplementari.
Un campione perde il controllo dei nervi e viene espulso.
Arrivano i rigori.....in mente ancora l'immagine di Roberto Baggio in America. Temo il peggio. Ma i volti dei giocatori italiani denotano sicurezza e volontà di portare a casa la coppa più ambita del mondo. La tachicardia che mi aveva accompagnato durante i supplementari con la Germania, ritorna. Le mani sudano.
Trezeguet sbaglia.
Grosso segna.
SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!
Questa volta mi hanno sentito anche in Svezia!
Quanto mi piacerebbe sentire in questo momento il commentatore italiano!
Vorrei risentire la voce di Nando Martellini, che quando ero piccolo piccolo adoravo!
Brindiamo all'Italia e poi prendo Nadja e ci dirigiamo in città. Le vie sono desolatamente vuote, nessun italiano strombazza il clacosn. Sono l'unico a farlo. Il finestrino abbassato, l'aria fresca sul viso e il pensiero all'Italia!
Ci dirigiamo alla pizzeria "La tavernetta", stanno per chiudere, ma mi vedono, riconoscono un italiano e ci offrono da bere!
Siamo campioni del mondo!

CAMPIONI DEL MONDO!


8.7.06

Aspettando la Finale.

un passo indietro....Sono a casa di Jan. Jan è il fratello di Nadja. Presenti ad assistere alla semifinale anche i genitori, una coppia di vicini, una coppia di ex vicini e una coppia di amici. Tutti tedeschi. Le birre sono già sui tavolini davanti alle sedie e ai divani e golosi spuntini attirano la mia attenzione da subito.
Trovo posto all'estrema destra del soggiorno, su di una comoda poltrona in vimini di una nota casa di mobili svedese. Indosso per l'occasione una maglietta con scritto Italia, che mio fratello Marco e Mapy mi avevano regalato durante le olimpiadi di Torino.
La partita inizia e la tensione è palpabile. Sento che il mio cuore inizia a battere ad un ritmo leggermente più veloce, sento che l'Italia ce la può fare....ed è una sensazione che ho fin da subito....ma la tengo stretta stretta dentro di me. Finisce il primo tempo e la tensione si allenta anche grazie all'aiuto della buonissima Jever. Inizia il secondo tempo, il battito cardiaco si è stabilizzato a livelli tachicardiaci. Dentro di me urlo ITALIA ITALIA ITALIA!!! Mentre in salotto si sente DEUTSCHLAND! DEUTSCHLAND!!!! L'arbitro fischia la fine della partita. Iniziano i supplementari e vedo che i volti prima allegri dei miei compagni di serata, assumono fisionomie che denotano la preoccupazione e l'ansia che man mano li assale. Il secondo tempo supplementare inizia. PALO!!!! " Ma porca di quella pupazza" grido!....TRAVERSA "Ma porca di quella puttana" ...e si mi è scappato!......119° minuto vedo Pirlo e mi alzo con la birra in mano piano piano dalla sedia, ancora un po' "SI SI SI"...la palla va a Grosso..."SI SI SI"e poi.....UN GOL STREPITOSO!!! Mi precipito davanti al televisore al Plasma da 120 cm di diagonale ed urlo di gioia "GOOOOOOLLLLLLL".
Ero l'unico.
Mi giro e vedo una distesa di volti tristi. Esco....vado in giardino e nel silenzio più totale che Grosso mi ha donato grido"SIIIIIIIIIIIIII"!
Rientro e "SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII" Del Piero mi regala un altro minuto di silenzio ed io urlo urlo e urlo!!!!
La partita è finita. L'Italia ha vinto. Siamo in Finale.
Niente più caroselli d'auto tedesche, niente più urla di gioia per le strade, niente più visi allegri per il centro della città, niente più sorrisi alle casse dei negozi........
Rivoglio la felicità, l'allegria, la gioia dei miei ospiti indietro! Perche mi avete fatto questo AZZURRI!!!....ITALIA!!!!