Torino-Kiel

Gioie e dolori di un italiano in Germania

16.3.10

Oggi si ricomincia

E si ricomincia dal teatro...spettacolo di questa sera: "39 Stufen" tratto dal romanzo dello scrittore scozzese John Buchan nonché dall'omonimo film di Alfred Hitchcock. Inizio alle 20:30.
Della stagione attuale, questo è uno dei pezzi teatrali che più mi diverte. Gli attori sono solo 4; i personaggi circa 40. È con ammirazione che contemplo la bravura degli attori.
Per chi fosse nei paraggi di Kiel e desiderasse vedere lo spettacolo, dovrebbe cercare di acquistare i biglietti in largo anticipo. Lo spettacolo, infatti , è sempre ausverkauft.

Buona serata da Kiel

3.7.07

Torino, arrivo!

Sabato prossimo, con partenza da Amburgo, ritornerò a Torino dove mi auguro di trascorrere 5 giornate indimenticabili. (Purtroppo solo: la tesi tiene Nadja inchiodata al PC).
La mamma e il papà mi verranno a prendere all'aeroporto di Milano Malpensa.
A Torino ritroverò la stessa casa, lo stesso letto, i libri letti in gioventù, alcuni cd, molte videocassette e il sapore della cucina della mamma.
Tutte le volte che ritorno a Torino, la mia città natale, ho l'abitudine di fare una bella passeggiata per il quartiere in cui sono cresciuto (Santa Rita). Ogni volta ci sono piccoli o grandi cambiamenti. Il fruttivendolo sotto casa, la latteria (ma esistono ancora oggi?), il fotografo con il suo laboratorio e il calzolaio non ci sono ormai da molti anni. I grandi supermercati la fanno da padrone, compresa la tedesca LIDL. Solo l'edicola all'angolo e la panetteria continuano ininterrottamente la loro attività. Mi auguro che sia ancora così: la focaccia è squisita!
Rivedrò tutta la famiglia, 3 fratelli ( con la loro band ), 3 cognate, 3 nipoti.
3 è il mio numero.
Andrò con gli amici ai Murazzi, a prendere l'aperitivo, a mangiare una pizza, al cinema a vedere qualche film italiano e a Le Gru. Andrò al mercato, nelle librerie (quanto mi piace sfogliare i libri nuovi!), nei negozi di dischi, neinegozi di abbigliamento (i saldi mi attendono!), al bar di sempre, in piscina (con il caldo che farà!),nei punti verdi della città e chiacchiererò in compagnia dei buoni amici di sempre davanti ad un buon bicchiere di vino.
Torino, quando la si vede poche volte all'anno, è bellissima. Nei pochi giorni che ci rimango ho il tempo di apprezzarne ogni piccolo scorcio.
Ancora pochi giorni e farò tutte queste cose!
Bello però!
P.S. Un mio grande amico ha rilasciato il suo nuovo singolo. Se volete lo potete guardare e ascoltare su youtube. Grande Bruco!

20.6.07

Di nuovo a Kiel

Il fine settimana trascorso a Venezia è stato meraviglioso!
Alla faccia della tromba d'aria!
Ho visto in lungo e largo i diversi isolotti collegati tra loro dagli innumerevoli ponti e ho sorseggiato, all'ombra dell'ultimo sole (come disse il grande Fabrizio), uno spritz all'Aperol. Che buono!

Siamo rimasti a Venezia 10 ore.
Lasciare l'Italia, ogni volta, suscita in me un senso di rammarico. Perchè?

A Kiel è in corso la 125° edizione della "Kieler Woche" (settimana di Kiel).
È una festa immensa che coinvolge in lungo e in largo tutta la città.
I palchi, da dove si esibiscono gruppi musicali, cantanti, ballerini, etc. etc., sono innumerevoli.
L'offerta gastronomica, arricchita dal mercato internazionale, nel quale si possono degustare le specialità di ogni paese del mondo (Italia compresa), è impressionante. Io, tralasciando le offerte italiane (che sono veramente costose e non degne di tale nome), mi reco ogni anno allo stand del Pakistan. Una cucina favolosa!
Il numero di barche a vela, di velieri, di barche a motore, di navi da crociera, è megagalattico! Ogni giorno, per tutta la durata della festa, si svolgono, presso il centro nautico di Schilksee, le regate internazionali. Ci sono anche parecchi italiani che vi partecipano.

Questa mattina, dopo colazione, ho preso la bicicletta e mi sono recato al mercato della città. Il mercato di Kiel è molto differente dai mercati italiani. Qui la gente non urla, c'è molto spazio, tra un banco e l'altro, per fare la spesa e i prezzi sono decisamente più cari. Ma è il periodo delle fragole; e io le adoro. Oggi ne ho comprate 500 gr. al prezzo di 1€. Va bene.
Ho comprato anche del pane di segale, delle banane, dei pomodori italiani e del prezzemolo.
Subito dopo mi sono diretto al Punto Italia da Mauro. C'era parecchia gente che sorseggiava capuccini e chinotti. Ho chiesto a Mauro di farmi una bella spremuta d'arancia e poi abbiamo fatto due chiacchiere. Giusto due perchè, gestendo il locale da solo, ha un macello di lavoro da sbrigare. Mauro è incredibile! I panini che offre li prepara lui la mattina presto, le torte anche, i cornetti anche! Sono veramnete deliziosi.
Ho comprato due tortine, ovviamente fatte a mano, il cui gusto rievoca in me le domeniche in cui la mamma s'inventava pasticcera. Grazie Mauro.
Sono ritornato a casa, ho dato un bel bacio a Nadja, che poverina è alle prese con la tesi, mi sono messo i pantaloncini e sono andato a correre per un'oretta.
Un'oretta in cui i miei pensieri hanno più spazio per prendere la forma che più desiderano.
Arrivato a casa ho preparato due spaghetti ai gamberetti, un'insalatina di pomodori e la macedonia di fragole. Oggi abbiamo esagerato. Il dolcino di Mauro era squisitamente pesantino.

Di nuovo a Kiel. Mi piace.

16.6.07

Che tristezza!

Oggi sono di una treistezza mostruosa.
Domani vado a Venezia. Avrei dovuto assistere al concerto del mitico Vasco.
Una tromba d'aria ha spazzato in pochi minuti il sogno di rivedere, dopo quindici anni, Vasco dal vivo.
...sono triste

13.6.07

Toi Toi Toi

Domenica sera, alle ore 20:30, presso il Teatro di Kiel, l'opera teatrale "Giorni felici" di Samuel Beckett ha avuto la sua prima; la "Premiere" come dicono qui in Germania.
Prima dell'inizio dello spettacolo, è usanza tedesca scambiarsi dei piccoli doni, tra chi ha partecipato alla realizzazione e messa in scena dello spettacolo, e sussurrare all'orecchio sinistro, della persona a cui ci si rivolge "Toi Toi Toi": la versione tedesca del nostro "in bocca al lupo".
Ad essere sincero, ogni volta ho un leggero imbarazzo nel farlo. Quando si riceve un dono seguito da un Toi Toi Toi, non si deve assolutamente ringraziare! Porta sfortuna! Questo, devo ammettere, mi imbarazza moltissimo. Ricevo un dono, un bel Toi Toi Toi "bagnaticcio" all'orecchio destro, e rimango li, senza aver la possibilità di reagire se non con un mezzo sorriso che cerca disperatamente di esprimere un ringraziamento.
Ma che vorrà poi dire Toi Toi Toi!
I colleghi mi hanno spiegato che dovrebbe essere il suono onomatopeico che identifica lo sputare e che richiama in qualche modo il diavolo! "Teufel"in tedesco.
Ma che schifo! È per questo motivo che, ad ogni prima, mi ritrovo con il colletto della camicia bagnaticcio!
Lo spettacolo, comunque, dalla durata di due ore circa, ha avuto il suo successo di pubblico.
Qui di seguito una breve descrizione dell'opera, tratto dal sito http://www.samuelbeckett.it/teatro.htm, per chi ne fosse interessato.


Ancora una volta Beckett ci sorprende con un'immagine scenica al tempo stesso semplice e terribile: una donna conficcata nel terreno fino alla vita. Il suo nome è Winnie ed è lì da tempo immemorabile con un lezioso ombrellino come unico riparo contro sole o pioggia. Accanto a lei, ma quasi fuori dalla portata del suo sguardo, il marito (Willie) che vegeta in un buco nel terreno, come un verme. Alla loro degradata condizione fisica fa da contrasto il tono del dialogo (o meglio del monologo, visto che Willie non dice che poche brevissime battute): un testo che spesso riproduce le dinamiche e i toni del teatro borghese. Winnie stessa è una perfetta borghese, tutta concentrata sulla cura del suo corpo (pettinarsi, truccarsi, essere sempre in ordine) e in un continuo chiacchiericcio da salotto. E Willie è il marito perfetto per questa situazione: borbotta, sopporta con fatica la petulanza della moglie, legge il giornale.
La felicità di Winnie è la chiave dell'opera. Winnie non vuole ammettere che si trova in una situazione infernale. Lei si proclama felice, la sua è una vita felice. Cosa può desiderare di più? Ha la sua borsetta con la spazzola, lo specchio (e una piccola pistola con la quale potrebbe velocemente farla finita, ma significherebbe ammettere la sconfitta della sua esistenza). Ha un marito che può tormentare col suo continuo parlare. E' una vita meravigliosa. E i suoi giorni - che trascorrono tra l'assordante campanello del risveglio e l'altrettanto assordante campanello del sonno - sono giorni felici.
Nel secondo atto la sua condizione diventa ancora più terribile. Winnie si ritrova infatti interrata fino al collo. Non può più distrarsi con la sua borsetta, non può più fare niente altro che stare lì e parlare. Willie è ormai sempre meno presente. Ma nonostante questo lei continua a dire che la sua è una vita felice, che i suoi giorni sono giorni felici. E quando per l'ennesima volta il campanello del sonno porta la pietà delle tenebre sulla sua esistenza larvale lei saluta il giorno felice appena trascorso cantando una allegra aria d'operetta.




Auguro giorni felici a tutti!