Di nuovo a Kiel
Il fine settimana trascorso a Venezia è stato meraviglioso!
Alla faccia della tromba d'aria!
Ho visto in lungo e largo i diversi isolotti collegati tra loro dagli innumerevoli ponti e ho sorseggiato, all'ombra dell'ultimo sole (come disse il grande Fabrizio), uno spritz all'Aperol. Che buono!
Siamo rimasti a Venezia 10 ore.
Lasciare l'Italia, ogni volta, suscita in me un senso di rammarico. Perchè?
A Kiel è in corso la 125° edizione della "Kieler Woche" (settimana di Kiel).
È una festa immensa che coinvolge in lungo e in largo tutta la città.
I palchi, da dove si esibiscono gruppi musicali, cantanti, ballerini, etc. etc., sono innumerevoli.
L'offerta gastronomica, arricchita dal mercato internazionale, nel quale si possono degustare le specialità di ogni paese del mondo (Italia compresa), è impressionante. Io, tralasciando le offerte italiane (che sono veramente costose e non degne di tale nome), mi reco ogni anno allo stand del Pakistan. Una cucina favolosa!
Il numero di barche a vela, di velieri, di barche a motore, di navi da crociera, è megagalattico! Ogni giorno, per tutta la durata della festa, si svolgono, presso il centro nautico di Schilksee, le regate internazionali. Ci sono anche parecchi italiani che vi partecipano.
Questa mattina, dopo colazione, ho preso la bicicletta e mi sono recato al mercato della città. Il mercato di Kiel è molto differente dai mercati italiani. Qui la gente non urla, c'è molto spazio, tra un banco e l'altro, per fare la spesa e i prezzi sono decisamente più cari. Ma è il periodo delle fragole; e io le adoro. Oggi ne ho comprate 500 gr. al prezzo di 1€. Va bene.
Ho comprato anche del pane di segale, delle banane, dei pomodori italiani e del prezzemolo.
Subito dopo mi sono diretto al Punto Italia da Mauro. C'era parecchia gente che sorseggiava capuccini e chinotti. Ho chiesto a Mauro di farmi una bella spremuta d'arancia e poi abbiamo fatto due chiacchiere. Giusto due perchè, gestendo il locale da solo, ha un macello di lavoro da sbrigare. Mauro è incredibile! I panini che offre li prepara lui la mattina presto, le torte anche, i cornetti anche! Sono veramnete deliziosi.
Ho comprato due tortine, ovviamente fatte a mano, il cui gusto rievoca in me le domeniche in cui la mamma s'inventava pasticcera. Grazie Mauro.
Sono ritornato a casa, ho dato un bel bacio a Nadja, che poverina è alle prese con la tesi, mi sono messo i pantaloncini e sono andato a correre per un'oretta.
Un'oretta in cui i miei pensieri hanno più spazio per prendere la forma che più desiderano.
Arrivato a casa ho preparato due spaghetti ai gamberetti, un'insalatina di pomodori e la macedonia di fragole. Oggi abbiamo esagerato. Il dolcino di Mauro era squisitamente pesantino.
Di nuovo a Kiel. Mi piace.
Alla faccia della tromba d'aria!
Ho visto in lungo e largo i diversi isolotti collegati tra loro dagli innumerevoli ponti e ho sorseggiato, all'ombra dell'ultimo sole (come disse il grande Fabrizio), uno spritz all'Aperol. Che buono!
Siamo rimasti a Venezia 10 ore.
Lasciare l'Italia, ogni volta, suscita in me un senso di rammarico. Perchè?
A Kiel è in corso la 125° edizione della "Kieler Woche" (settimana di Kiel).
È una festa immensa che coinvolge in lungo e in largo tutta la città.
I palchi, da dove si esibiscono gruppi musicali, cantanti, ballerini, etc. etc., sono innumerevoli.
L'offerta gastronomica, arricchita dal mercato internazionale, nel quale si possono degustare le specialità di ogni paese del mondo (Italia compresa), è impressionante. Io, tralasciando le offerte italiane (che sono veramente costose e non degne di tale nome), mi reco ogni anno allo stand del Pakistan. Una cucina favolosa!
Il numero di barche a vela, di velieri, di barche a motore, di navi da crociera, è megagalattico! Ogni giorno, per tutta la durata della festa, si svolgono, presso il centro nautico di Schilksee, le regate internazionali. Ci sono anche parecchi italiani che vi partecipano.
Questa mattina, dopo colazione, ho preso la bicicletta e mi sono recato al mercato della città. Il mercato di Kiel è molto differente dai mercati italiani. Qui la gente non urla, c'è molto spazio, tra un banco e l'altro, per fare la spesa e i prezzi sono decisamente più cari. Ma è il periodo delle fragole; e io le adoro. Oggi ne ho comprate 500 gr. al prezzo di 1€. Va bene.
Ho comprato anche del pane di segale, delle banane, dei pomodori italiani e del prezzemolo.
Subito dopo mi sono diretto al Punto Italia da Mauro. C'era parecchia gente che sorseggiava capuccini e chinotti. Ho chiesto a Mauro di farmi una bella spremuta d'arancia e poi abbiamo fatto due chiacchiere. Giusto due perchè, gestendo il locale da solo, ha un macello di lavoro da sbrigare. Mauro è incredibile! I panini che offre li prepara lui la mattina presto, le torte anche, i cornetti anche! Sono veramnete deliziosi.
Ho comprato due tortine, ovviamente fatte a mano, il cui gusto rievoca in me le domeniche in cui la mamma s'inventava pasticcera. Grazie Mauro.
Sono ritornato a casa, ho dato un bel bacio a Nadja, che poverina è alle prese con la tesi, mi sono messo i pantaloncini e sono andato a correre per un'oretta.
Un'oretta in cui i miei pensieri hanno più spazio per prendere la forma che più desiderano.
Arrivato a casa ho preparato due spaghetti ai gamberetti, un'insalatina di pomodori e la macedonia di fragole. Oggi abbiamo esagerato. Il dolcino di Mauro era squisitamente pesantino.
Di nuovo a Kiel. Mi piace.